martedì 17 giugno 2014

Cosmetici: attenzione a cosa contengono!


Negli ultimi tempi sta crescendo, tra noi consumatori, una maggiore consapevolezza riguardo la qualità degli alimenti, la loro provenienza e i loro effetti sulla nostra salute. Stiamo iniziando a capire che la salute (nostra e del pianeta) passa attraverso ciò che mettiamo nel piatto, e che quello che ci viene propinato dalle grandi multinazionali alimentari non sempre è anche ciò che ci fa meglio: vedi zuccheri raffinati, olio di palma, coloranti e conservanti, grassi idrogenati...
Sempre più spesso facciamo attenzione alle etichette, prima di acquistare un alimento. Siamo coscienti, sempre più, che oggigiorno nei cibi di provenienza industriale si possono, purtroppo, nascondere insidie pericolose.

Ma abbiamo mai pensato che, oltre che con gli alimenti, immettiamo sostanze nel nostro organismo anche con i prodotti cosmetici?
A partire da dentifrici, collutori e... rossetti. E' stato calcolato che chi usa abitualmente lucidalabbra e rossetti, nel corso della vita ne ingerisce mediamente un chilo!
Lo stesso vale per i prodotti che usiamo sulla pelle: saponi, deodoranti, creme... Nessuna delle sostanze utilizzate in questi prodotti dovrebbe essere in grado di penetrare nella pelle oltre un certo livello, invece in pratica questo accade.

Il fatto è che, proprio come succede per l'inquinamento dell'aria e per gli ingredienti dei cibi, il livello di tolleranza delle sostanze nocive è spesso definito da grossi interessi industriali, prima ancora che dall'interesse alla salvaguardia della salute dei consumatori.

Perciò è estremamente importante mettere, nella scelta dei prodotti per l'igiene personale e per la bellezza, la stessa cura che mettiamo nella scelta del cibo di cui ci nutriamo.

E, tutto sommato, non è poi così difficile scegliere in modo consapevole.

Non mi stancherò mai di ripetere che non basta affidarsi ciecamente a marche o prodotti che riportano nel nome i vari prefissi o suffissi “bio”, “verde”, "eco" o denominazioni di piante, usati come specchietti per le allodole.
E' importante invece leggere l'etichetta degli ingredienti, che per i cosmetici si chiama INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients).

Oggi vi propongo uno schema riassuntivo e semplice delle principali sostanze da evitare, che vi farà anche capire perché è bene tenere gli occhi aperti...

  • Oli minerali e prodotti derivati dal petrolio, anche noti come petrolati.
Li trovate nell'elenco ingredienti di molti cosmetici sotto le voci Mineral oil, Vaselina, Petrolatum, Paraffinum liquidum.
Sono sostanze oleose derivate dalla raffinazione del petrolio, molto presenti nei cosmetici tradizionali, che siano da supermercato, da profumeria o da farmacia.
I petrolati creano una pellicola impermeabile su pelle e capelli: la pelle “appare” liscia e levigata, mentre i capelli sembrano setosi e morbidi... Ma l'azione impermeabilizzante occlude i pori cutanei impedendo la naturale regolazione e ossigenazione della pelle e del cuoio capelluto, causando un aspetto asfittico, la formazione di brufoli e punti neri, disidratazione di pelle e capelli, fino ad infezioni batteriche della cute.
  • Siliconi
I più comuni sono dimethicone, amodimethicone, cyclomethicone ecyclopentasiloxane (in generale possiamo riconoscere queste sostanze nell'elenco ingredienti perché terminanti nei suffissi -one -ane, anche se ne esistono con nomi diversi).
Sono polimeri che creano un film impermeabile su pelle e capelli.
Servono a rendere setosa e cremosa la consistenza dei cosmetici e, utilizzati nelle creme e nel make up, agiscono come minuscole sferette che riempiono le piccole rughe della pelle, dando all'apparenza un aspetto levigato e liscio. Questo effetto “riempitivo” dona anche ai capelli l'illusione di volume e corposità.
Ma questa pellicola impermeabile occlude la pelle, la soffoca, e - come per i petrolati - gli effetti a lungo termine sono punti neri, brufoli, sensibilizzazione, pori dilatati, pelle untuosa e allo stesso tempo secca e disidratata.
Inoltre alcuni studi dimostrano che i siliconi vengono in parte assorbiti dall'organismo accumulandosi in alcuni organi, come il fegato.
  • Parabeni
I principali sono methylparaben, ethylparaben, propylparaben, isobutylparaben, butylparaben, e benzylparaben. Sono conservanti a basso costo, che vengono assorbiti attraverso la pelle e hanno la capacità di interferire con il sistema endocrino ed in particolar modo con il sistema ormonale.
  • SLS (Sodium Lauryl Sulfate) e SLES (sodium laureth sulfate)
Sono presenti in molti saponi, shampoo e detergenti, oltre che nei dentifrici. 
Si tratta di agenti tensioattivi e schiumogeni molto economici per le case produttrici di cosmetici, ma numerosi studi hanno dimostrato che sono aggressivi ed irritanti per la pelle, vengono assorbiti dall'organismo e sono potenzialmente cancerogeni. L'uso continuato può alterare il film idrolipidico della pelle, danneggiare il follicolo e causare il diradamento dei capelli.
  • Cessoridi formaldeide
(Imidazolidinyl Urea e Diazolidinyl Urea i principali) sono conservanti che, decomponendosi, rilasciano formaldeide. Nonostante il Regolamento Europeo obblighi ad indicare in etichetta se un prodotto cosmetico contiene formaldeide (i limiti al suo utilizzo sono comunque inadeguati), per i cessori di formaldeide non esiste alcun obbligo di segnalazione. La formaldeide è un conservante battericida e fungicida ed ha funzioni indurenti (prodotti per le unghie) e liscianti (prodotti per i capelli), ma è una sostanza fortemente irritante e potenzialmente cancerogena (l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha stabilito che ci sono prove sufficienti della responsabilità della formaldeide nell'insorgenza del cancro nasofaringeo, e prove consistenti di un suo collegamento con la leucemia).
  • Triclosan
Si tratta di un antibatterico presente in molti dentifrici ed altri prodotti per l'igiene orale, il cui accumulo nei tessuti umani e nel latte materno può causare l'alterazione della funzionalità epatica e di quella polmonare, indurre sterilità ed alterazione immunitaria.
  • Tetrasodium EDTA
Molto diffuso nei cosmetici tradizionali come coadiuvante dei conservanti, è scarsamente biodegradabile e causa morie di pesci e altri organismi acquatici.

Ma perché continuare ad utilizzare queste schifezze, quando la natura ci fornisce alternative sane e molto più efficaci?

Anche per chi non sa molto di chimica e cosmesi, non è evidente che un olio naturale e puro, come può essere quello di mandorla o di jojoba, sia naturalmente molto più affine alla nostra pelle rispetto ad un olio derivato dal petrolio, nonostante tutte le operazioni di raffinazione che quest'ultimo possa aver subito?

Molti dei problemi di pelle e capelli che riscontriamo tutti i giorni non sono altro che l'effetto dell'utilizzo prolungato di saponi, creme e shampoo sbagliati, contenenti sostanze che accentuano proprio le problematiche che promettono di risolvere!

Siccome ne va, letteralmente, della nostra pelle, non è ora di aprire gli occhi e scegliere consapevolmente?


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mercoledì 11 giugno 2014

Stupefacente olio di canapa!

L'olio di canapa è un alimento naturale che si ricava per spremitura a freddo dei semi biologici della canapa, meglio conosciuta con il nome botanico di Cannabis sativa.


I semi di canapa appartengono alla categoria di semi da olio di maggiore importanza alimentare e fisiologica. Da secoli vengono usati per l’alimentazione umana.

Fino all'epoca della seconda guerra mondiale l’olio di canapa era ben noto e molto usato. Solo dopo la guerra la canapa venne messa da parte in seguito al proibizionismo mondiale della marijuana.
La coltivazione della canapa è stata reintrodotta in Italia nel 1998 e negli ultimi anni stiamo assistendo ad un diffondersi di varietà povere di sostanza stupefacente, come materia prima per la produzione di fibre e semi di alta qualità.
Oggi i semi di canapa da coltivazioni certificate e l'olio di canapa spremuto a freddo vengono venduti nei negozi di prodotti naturali, supermercati, farmacie e negozi specializzati.
L'olio di canapa è completamente privo di THC, la sostanza psicoattiva contenuta nelle varietà di canapa cosiddette “da droghe ”.

La scienza ha scoperto l’elevato valore dell’olio di canapa solo negli ultimi anni e profetizza alla canapa un grande futuro come pianta da olio.

Ma quali sono le peculiarità dei semi e dell'olio di canapa? 

La canapa è tra gli alimenti vegetali con più alto valore nutrizionale, particolarmente ricco di proteine (20-25%), omega-3 e omega-6, vitamine e minerali.
La canapa contiene solo la metà delle proteine totali contenute nella soia, tuttavia sono presenti tutti ed otto gli amminoacidi essenziali. La proteina della canapa è dunque qualitativamente superiore rispetto alla soia. Dagli amminoacidi dei semi di canapa l’organismo umano può trarre tutte le proteine essenziali.

La canapa rientra nella categoria ristrettissima di piante da olio i cui semi contengono l’acido linoleico (omega-3) e l'acido gamma linolenico (omega-6). Si tratta di acidi grassi essenziali, che cioè il nostro corpo non è in grado di produrre da solo ma che vanno introdotti con gli alimenti. La carenza di questi elementi o la loro assunzione in un rapporto sbagliato può provocare sintomi e malattie anche serie.
La frazione grassa dell'olio di canapa è di ottima qualità ed è costituita per il 70-75% da omega-6 e omega-3. Inoltre l'olio di semi di canapa è correttamente equilibrato poiché contiene omega-6 e omega-3 nel rapporto ottimale di 3 a 1, ideale come integratore senza favorire l'accumulo di tali componenti.
L’assunzione di acidi gamma linolenici può alleviare diversi disturbi, tra cui la neurodermite, la sindrome premestruale, l’artrite reumatoide e la neuropatia diabetica.

L'olio di canapa contiene molte altre sostanze benefiche e persino essenziali.
Da menzionare:
  • fitosteroli che ostacolano l'assorbimento del colesterolo. E' stato dimostrato che la somministrazione giornaliera di olio di semi di canapa abbassa nel sangue i livelli di colesterolo e i trigliceridi, oltre ad avere un'importante funzione protettiva del muscolo cardiaco dopo un danno, quale ad esempio un infarto;
  • I fosfolipidi, conosciuti come lecitina, che sono essenziali per l'integrità delle membrane cellulari, aiutano a digerire i grassi e migliorano il loro utilizzo da parte del fegato;
  • caroteni, che sono i predecessori della vitamina A, necessari per la crescita, la salute della pelle e la vista.
La presenza di tutte queste sostanze nutritive rende l'olio di canapa un alimento olistico che fornisce una vasta gamma delle sostanze di cui il nostro corpo necessita. L'olio di canapa può essere considerato un vero e proprio "vaccino" nutrizionale perché, se introdotto quotidianamente con la dieta, apporta numerosi benefici protettivi per l'organismo.

Verde e profumato, al tempo stesso denso ma leggero, ricco di clorofilla e dei preziosi elementi sopra citati, l'olio di canapa presenta molte proprietà di interesse cosmetico:
  • è un antiossidante naturale (ricco di vitamina E, contribuisce a prevenire la formazione dei radicali liberi)
  • lenitivo
  • tonificante
  • riequilibrante
  • nutriente.
Tali caratteristiche lo rendono ideale per realizzare cosmetici destinati a pelli sensibili, secche, disidratate, mature e tendenti a rugosità: quindi nei prodotti idratanti, nutrienti e anti-age, ma anche come riequilibrante del cuoio capelluto, per eliminare l'eccesso di sebo o di forfora, e per la cura delle pelli delicate dei bambini.


L'olio di canapa è inoltre caratterizzato da un'elevata fluidità e dal fatto che viene assorbito molto facilmente dalla pelle senza lasciare tracce di untuosità.

Insomma, un olio portentoso e versatilissimo, da provare in tutte le sue forme ed applicazioni.



(fonti: Verdesativa, Dott.ssa Antonella Chiechi.)

http://www.vegetalcosmesi.it/it/brands/verdesativa-14/

L'Aloe vera

L'Aloe vera (Aloe barbadensis) è una pianta succulenta originaria dell'Africa centrale.

E' nota da millenni, sia in Oriente che in Occidente, per le sue innumerevoli proprietà benefiche, cicatrizzanti e curative delle ustioni. Gli antichi egizi usavano piantare l'aloe all'ingresso delle case, per assicurarsi felicità e longevità, e Nefertiti e Cleopatra usavano la sua polpa come idratante per mantenere giovane la pelle del viso. Cristoforo Colombo la citava nei suoi diari come medicina universale per curare i naviganti nelle lunghe traversate oceaniche.

Ma qual'è il segreto di questa pianta?
Si trova nelle foglie, carnose e dai margini seghettati, da cui si estrae una sostanza gelatinosa che
cura scottature, infiammazioni, dermatiti, aiuta la guarigione delle ferite (stimola la crescita dell'epitelio) e la cicatrizzazione, calma il prurito, ha un effetto rinfrescante, antiossidante e antisettico, e una forte capacità idratante e rigenerante della pelle.

L'aloe contiene minerali (ferro, cromo, calcio, magnesio, manganese, potassio, rame, sodio, zinco) e molte vitamine, in particolare:
  • vitamina A, rigenerante cellulare, che rende la pelle più luminosa
  • vitamina B2 che rinforza pelle, capelli e unghie
  • vitamina B5 che migliora la rigenerazione dei tessuti
  • vitamina E che protegge la pelle ed è un potente antiossidante.
Per queste ragioni, per la consistenza delicata e la versatilità di impiego, il gel d'aloe vera è l'elemento base fondamentale dei cosmetici naturali.
Lo si trova pressoché in tutti i tipi di biocosmetici, ma se volete scoprire ed apprezzare le sue qualità vi consiglio di provare il gel puro. Si trovano in commercio gel di aloe vera al 96-98%, con la sola aggiunta dei conservanti naturali che servono a preservarne la freschezza.

Alcuni utilizzi che vi faranno amare il gel d'aloe vera:
  • Il gel d'aloe vera è un ottimo doposole. Dopo l'esposizione al sole, il gel di aloe spalmato sulla pelle dona un piacevolissimo senso di freschezza! Inoltre reidrata la pelle, calma gli eventuali arrossamenti e bruciori, lenisce e favorisce la guarigione delle scottature.
  • Se la pelle del vostro viso è atona e dal colorito spento, impura e asfittica (anche a causa del prolungato utilizzo di cosmetici tradizionali a base di siliconi, petrolati & co.) provate per qualche giorno ad utilizzare il gel d'aloe vera come trattamento idratante al posto della solita crema (se la pelle è molto secca, si può miscelare il gel d'aloe con un po' di burro di karitè, un altro ingrediente base della biocosmesi, naturale e dalle mille proprietà benefiche, di cui parleremo prossimamente). L'effetto depurativo e detossinante sarà subito evidente, e la pelle tornerà liscia, luminosa e vitale.
  • Il gel d'aloe ha un effetto tensore sulla pelle, perché asciugandosi forma una microscopica pellicola permeabile che preserva l'idratazione. Per questo motivo, provatelo come contorno occhi. Oltre ad assorbirsi immediatamente senza lasciare untuosità, la pelle sembrerà più tesa e tonica, e al tatto la sentirete incredibilmente liscia e morbida.
  • Per uno scrub fatto in casa e molto efficace, aggiungete al gel d'aloe del bicarbonato e applicatelo sulla pelle di tutto il corpo, frizionando delicatamente. Dopo qualche minuto, sciacquate via il tutto con acqua fresca, asciugate la pelle e riapplicate il solo gel d'aloe come idratante. La vostra pelle sarà liscia e rosea come non mai!
  • Sulle piccole bruciature della pelle, applicate ripetutamente il gel di aloe e, oltre al piacevole effetto rinfrescante, noterete che il dolore e il rossore spariranno presto.
  • Dopo l'epilazione o la rasatura, applicare il gel d'aloe sulla parte trattata lenisce la sensazione di fastidio, reidrata la pelle e fa sparire irritazione e puntini rossi.



Questi sono solo alcuni suggerimenti, ma tenendo un flacone di gel d'aloe vera sempre a portata di mano, vedrete che gli utilizzi che troverete sono pressoché infiniti!


(Fonti: riza.it, aloeverasalute.it, greenme.it)

www.vegetalcosmesi.it

Sai davvero come funzionano le creme solari?


Con l'arrivo della bella stagione cresce la voglia di esporsi al sole, per dimenticare sotto il suo dolce tepore i rigori dell'inverno, e perché una pelle delicatamente abbronzata dà subito un impressione di salute e benessere.

Ma non è solo un'impressione: l'esposizione al sole arreca realmente benefici alla nostra salute.
In primo luogo il sole stimola nell'organismo la produzione di vitamina D, che è indispensabile per l'assorbimento del calcio nelle ossa. Proprio grazie alla sintesi della vitamina D, sembra che l'esposizione al sole abbia anche un ruolo importante nella prevenzione di patologie quali tumori e persino del diabete.
Il sole è inoltre considerato un antidepressivo naturale, e ha anche effetti positivi su molte patologie della pelle, come psoriasi, dermatite seborroica, eczemi e acne.

Ma è molto importante non eccedere e proteggere la pelle con i giusti filtri solari.
Un'esposizione al sole prolungata, e senza la giusta protezione, può infatti causare danni importanti, come l'invecchiamento precoce della pelle. Ma il rischio più grosso è sicuramente rappresentato dai tumori della pelle.

Come proteggersi, dunque, dagli effetti negativi dell'esposizione al sole, potenziando invece quelli positivi?

Con una gestione attenta degli orari e della durata dell'esposizione, e con l'uso dei filtri solari giusti. 

I FILTRI SOLARI sono di due tipi: fisici e chimici.
filtri fisici contengono sostanze minerali che, come uno specchio, riflettono tutte le radiazioni solari, evitando anche il surriscaldamento della pelle.
filtri chimici contengono invece molecole organiche complesse che assorbono solo un certo tipo di radiazioni solari, UVA o UVB, impedendone la penetrazione nella pelle e rendendole quindi innocue.

Il Fattore di Protezione Solare (SPF, ovvero Sun Protection Factor) si basa esclusivamente sull'azione dei filtri chimici, ed è in pratica un moltiplicatore del "tempo di eritema": un SPF 30 porterà all'eritema solare dopo un tempo 30 volte maggiore che se non si fosse usata nessuna protezione.

Secondo le normative vigenti, attualmente esistono creme a:
fattore di protezione basso (SPF6 - 10),
fattore di protezione medio (SPF15 - 20),
fattore di protezione alto (SPF30 - 50) e
fattore di protezione molto alto (SPF 50+).

Le creme con SPF al di sotto di 6 non sono considerate filtri solari ma semplici creme idratanti, mentre la dicitura "schermo totale" non è più consentita, in quanto non è tecnicamente possibile.

Ma non finisce qui, perché occorre anche capire cosa c'è dentro questi filtri chimici.

Molti dei filtri presenti nei più comuni solari, anche in quelli per bambini, sono in realtà sostanze che hanno effetti nocivi sull'organismo.
Tra i più comuni citiamo:

  • Octyl methoxycinnamate: esistono studi che dimostrano che questo filtro, a concentrazioni simili a quelle normalmente usate nei prodotti solari, ha un'azione estrogenica, che influisce negativamente sull'equilibrio ormonale dell'organismo.
  • Octocrylene: questo composto può penetrare nella pelle e provocare fotosensibilità aumentando la produzione di radicali liberi e, per mezzo di essi, causare danni al DNA.
  • Oxybenzone=benzophenone-3: può penetrare attraverso la cute e provocare allergie, reazioni di fotosensibilità e squilibri ormonali.
  • Methylbenzyldencamphor: penetra nella pelle (infatti se ne rinvengono tracce nelle urine) e alcuni studi hanno dimostrato che può provocare alterazioni della tiroide e reazioni allergiche.
  • Paraaminobenzoico acid (PABA): era il filtro più usato in passato, molto efficace in particolare per i raggi UVB. Può provocare sensibilizzazioni e reazioni allergiche, e ha effetti estrogenici. Ne è stato vietato l'utilizzo come filtro solare solo dopo molti anni dalla sua commercializzazione.
Come comportarsi allora?

L'alternativa esiste!
Esistono in commercio prodotti formulati con filtri chimici efficaci e sicuri per l'organismo, in combinazione con filtri fisici mineraliingredienti vegetali oli biologici, che proteggono davvero la pelle, nutrendola e idratandola al tempo stesso.
Come sempre non affidiamoci a prodotti spacciati come "naturali" o "bio" senza leggere prima gli ingredienti. Il sito www.biodizionario.it ci può dare una mano in questo.

E ricordiamo che i prodotti solari vanno sostituiti ogni anno, perché sia i filtri chimici che la crema in cui sono contenuti si degradano nel tempo e diventano meno efficaci.

Il tempo e la cura che mettiamo nella scelta del solare giusto sono un investimento in salute e bellezza!