Con l'arrivo della bella stagione cresce la voglia di esporsi al sole, per dimenticare sotto il suo dolce tepore i rigori dell'inverno, e perché una pelle delicatamente abbronzata dà subito un impressione di salute e benessere.
Ma non è solo un'impressione: l'esposizione al sole arreca realmente benefici alla nostra salute.
In primo luogo il sole stimola nell'organismo la produzione di vitamina D, che è indispensabile per l'assorbimento del calcio nelle ossa. Proprio grazie alla sintesi della vitamina D, sembra che l'esposizione al sole abbia anche un ruolo importante nella prevenzione di patologie quali tumori e persino del diabete.
Il sole è inoltre considerato un antidepressivo naturale, e ha anche effetti positivi su molte patologie della pelle, come psoriasi, dermatite seborroica, eczemi e acne.
Ma è molto importante non eccedere e proteggere la pelle con i giusti filtri solari.
Un'esposizione al sole prolungata, e senza la giusta protezione, può infatti causare danni importanti, come l'invecchiamento precoce della pelle. Ma il rischio più grosso è sicuramente rappresentato dai tumori della pelle.
Come proteggersi, dunque, dagli effetti negativi dell'esposizione al sole, potenziando invece quelli positivi?
Con una gestione attenta degli orari e della durata dell'esposizione, e con l'uso dei filtri solari giusti.
I filtri fisici contengono sostanze minerali che, come uno specchio, riflettono tutte le radiazioni solari, evitando anche il surriscaldamento della pelle.
I filtri chimici contengono invece molecole organiche complesse che assorbono solo un certo tipo di radiazioni solari, UVA o UVB, impedendone la penetrazione nella pelle e rendendole quindi innocue.
Il Fattore di Protezione Solare (SPF, ovvero Sun Protection Factor) si basa esclusivamente sull'azione dei filtri chimici, ed è in pratica un moltiplicatore del "tempo di eritema": un SPF 30 porterà all'eritema solare dopo un tempo 30 volte maggiore che se non si fosse usata nessuna protezione.
Secondo le normative vigenti, attualmente esistono creme a:
fattore di protezione basso (SPF6 - 10),
fattore di protezione medio (SPF15 - 20),
fattore di protezione alto (SPF30 - 50) e
fattore di protezione molto alto (SPF 50+).
Le creme con SPF al di sotto di 6 non sono considerate filtri solari ma semplici creme idratanti, mentre la dicitura "schermo totale" non è più consentita, in quanto non è tecnicamente possibile.
Ma non finisce qui, perché occorre anche capire cosa c'è dentro questi filtri chimici.
Molti dei filtri presenti nei più comuni solari, anche in quelli per bambini, sono in realtà sostanze che hanno effetti nocivi sull'organismo.
Tra i più comuni citiamo:
- Octyl methoxycinnamate: esistono studi che dimostrano che questo filtro, a concentrazioni simili a quelle normalmente usate nei prodotti solari, ha un'azione estrogenica, che influisce negativamente sull'equilibrio ormonale dell'organismo.
- Octocrylene: questo composto può penetrare nella pelle e provocare fotosensibilità aumentando la produzione di radicali liberi e, per mezzo di essi, causare danni al DNA.
- Oxybenzone=benzophenone-3: può penetrare attraverso la cute e provocare allergie, reazioni di fotosensibilità e squilibri ormonali.
- Methylbenzyldencamphor: penetra nella pelle (infatti se ne rinvengono tracce nelle urine) e alcuni studi hanno dimostrato che può provocare alterazioni della tiroide e reazioni allergiche.
- Paraaminobenzoico acid (PABA): era il filtro più usato in passato, molto efficace in particolare per i raggi UVB. Può provocare sensibilizzazioni e reazioni allergiche, e ha effetti estrogenici. Ne è stato vietato l'utilizzo come filtro solare solo dopo molti anni dalla sua commercializzazione.
Come comportarsi allora?
Esistono in commercio prodotti formulati con filtri chimici efficaci e sicuri per l'organismo, in combinazione con filtri fisici minerali, ingredienti vegetali e oli biologici, che proteggono davvero la pelle, nutrendola e idratandola al tempo stesso.
Come sempre non affidiamoci a prodotti spacciati come "naturali" o "bio" senza leggere prima gli ingredienti. Il sito www.biodizionario.it ci può dare una mano in questo.
E ricordiamo che i prodotti solari vanno sostituiti ogni anno, perché sia i filtri chimici che la crema in cui sono contenuti si degradano nel tempo e diventano meno efficaci.
Il tempo e la cura che mettiamo nella scelta del solare giusto sono un investimento in salute e bellezza!
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